A differenza di quanto auspicato nel bando di concorso, gli edifici industriali preesistenti vengono recuperati e sono organizzati intorno a una piazza pedonale immersa in un contesto naturalistico mentre il complesso acquatico è collocato nel nuovo corpo di fabbrica che, con la propria dislocazione altimetrica, consente una suggestiva veduta panoramica verso la città e il mare.
Da vicino, l’edificio si propone come landmark complesso ovvero come palinsesto urbano qualificato figurativamente dallo spazio residuale compreso tra l’estradosso degli edifici industriali e l’intradosso dei vani tecnologici del nuovo corpo di fabbrica.
Da lontano, invece, l’edificio si propone come landmark elementare ovvero come faro urbano qualificato figurativamente dal contrasto tra l’opacità del rivestimento metallico e la trasparenza delle facciate vetrate.
Da vicino, l’edificio si propone come landmark complesso ovvero come palinsesto urbano qualificato figurativamente dallo spazio residuale compreso tra l’estradosso degli edifici industriali e l’intradosso dei vani tecnologici del nuovo corpo di fabbrica.
Da lontano, invece, l’edificio si propone come landmark elementare ovvero come faro urbano qualificato figurativamente dal contrasto tra l’opacità del rivestimento metallico e la trasparenza delle facciate vetrate.
Casa del nuoto
proposta per il concorso internazionale
tipologia
concorso
luogo
Ängelholm (Svezia)
banditore
Ängelholms kommun
progetto architettonico
HOFLAB (Paolo Belardi, Matteo Scoccia), Carl Volckerts
cronologia
concorso 2008
proposta per il concorso internazionale
tipologia
concorso
luogo
Ängelholm (Svezia)
banditore
Ängelholms kommun
progetto architettonico
HOFLAB (Paolo Belardi, Matteo Scoccia), Carl Volckerts
cronologia
concorso 2008