L'obiettivo principale del progetto è di attivare un polo di, e per, Perugia, restituendo attraverso l'immagine del Centro Commerciale Naturale ELCE (CCN), diffuso e contiguo a via Annibale Vecchi, l'identità persa negli anni. Reinterpretando la vocazione naturale del luogo, si è immaginato un nastro verde per uniformare e rilanciare l'immagine del quartiere, elemento volto a unificare la disomogeneità del costruito attuale, ma anche veicolo di promozione delle realtà commerciali, nell’intento di presentarle come espressione di una parte del territorio cittadino con un'identità certa e strutturata, con un inizio e una fine: punti salienti in cui il nastro verde si trasforma in totem/insegna. Il nastro si svolge a terra, fascia di asfalto colorato antismog, anche per delimitare gli attraversamenti pedonali, e sale in facciata, verde verticale, a delineare insegne e schermi informativi. In quest’ultima soluzione, il verde è utilizzato come materiale da costruzione, una vera e propria ars topiaria applicata alle superfici, consentendo il ritorno di essenze vegetali, anche in mancanza di spazio come avviene nell'area di via Vecchi, in un luogo che era caratterizzato e conosciuto proprio per la loro presenza.
Oltre ad esaltare l'attrattività, s’intende garantire l'accessibilità, pensata a tutti i livelli di fruizione del quartiere, dal pedone, anche diversamente abile, al traffico veicolare privato fino ai mezzi pubblici.
Si pensa di realizzare in tutta l'area d’intervento una ZONA 30, provando a ribaltare il concetto di utilizzo della sede stradale: da luogo in cui i veicoli hanno la precedenza a spazio pensato per privilegiare i pedoni, dove è l'automobile a essere intrusa, secondo un modello ormai noto e collaudato positivamente in molti paesi nordeuropei. In tal senso, si propongono una serie d’interventi volti a razionalizzare la sede stradale e gli spazi pubblici e privati adiacenti, per aumentare il controllo sui veicoli, e quindi diminuire la velocità: il ridimensionamento delle corsie, il ridisegno a spina dei parcheggi, l’inserimento di cambiamenti di direzione, dossi, rialzi e rotatorie a piccolo diametro. Intervenendo in questo modo, insieme a un aumento dello spazio riservato alla fruizione pedonale, si cerca di ottimizzare la disposizione dei posti auto: nello studio proposto si mantiene il loro numero inalterato sul tratto di via Annibale Vecchi, proponendo il recupero di aree marginali per la realizzazione di nuovi parcheggi pertinenziali. Particolarmente adatte alla realizzazione di nuovi spazi pubblici appaiono l’area situata nei pressi dell'istituto Scolastico Pieralli, già utilizzata per manifestazioni legate alla promozione delle attività commerciali e culturali del quartiere, e l'area dell'attuale rotatoria che, una volta riconfigurata, si presenta come naturale porta d’ingresso al quartiere e al CCN. Si pensa anche di favorire il trasferimento delle due stazioni di rifornimento carburante presenti, prevedendone il decentramento in aree periferiche con minore pressione residenziale.
Naturale propaggine di Via Annibale Vecchi è l'area dei villini liberty prossima alle mura urbiche e alla vicina zona universitaria. L'interesse che questa assume nello sviluppo urbanistico della città, insieme ai singoli eventi architettonici, vanno a configurare un polo storico che si vuole proporre a complemento, e quasi a contrappeso, dell'area a maggiore sviluppo commerciale.
A contorno del sistema CCN sono stati individuati degli spazi da recuperare e valorizzare, perché inspiegabilmente marginali e in disuso.
Centro Commerciale Naturale
tipologia
progetto
luogo
Perugia, Elce
committente
CAT Confessercenti
progetto architettonico
HOFLAB (Paolo Belardi), Marco Armeni, Luca Martini, Cecilia Scaletti
video
LeFucine Art&Media
cronologia
progetto 2008
tipologia
progetto
luogo
Perugia, Elce
committente
CAT Confessercenti
progetto architettonico
HOFLAB (Paolo Belardi), Marco Armeni, Luca Martini, Cecilia Scaletti
video
LeFucine Art&Media
cronologia
progetto 2008