L’ipotesi progettuale prefigurata per le residenze del personale medico dell’Ospedale Fatebenefratelli di Tanguiéta è riconducibile alla “casa binata”: un tipo edilizio che appartiene alla classe delle residenze unifamiliari e che è composto da due “mezze case”, speculari nonché unite in corrispondenza del lato centrale. L’ipotesi, prendendo spunto dalle linee guida della progettazione bioclimatica, prevede: - la sopraelevazione del piano terra (di circa 1 metro) al fine di favorire la ventilazione e l’isolamento da terra; - il sollevamento della copertura rispetto all’ultimo solaio al fine di favorire il deflusso dell’aria calda che si accumula verso la parte alta dell’edificio; - la schermatura perimetrale dell’edificio, con un rivestimento integrato, al fine di amplificare gli effetti bioclimatici.
Dal punto di vista compositivo l’ipotesi ricalca il principio architettonico della “scatola nella scatola” ovvero di un involucro esterno che perimetra, inglobandoli, spazi aperti (esterni) e spazi chiusi (interni).
Dal punto di vista distributivo, a livello terreno l’accesso avviene tramite una corte aperta su cui insistono l’ingresso alla zona giorno dell’abitazione (in cui trovano luogo il soggiorno, l’angolo pranzo e la cucina) e un servizio igienico. Dalla zona giorno, uscendo in uno spazio esterno, ma protetto, si accede alla scala che conduce al livello superiore. A questo livello, tramite un ballatoio e uno spazio distributivo, si accede alle camere (caratterizzate da superfici diverse per rispondere alle diverse necessità insediative) e al servizio igienico. Al fine di garantire l’adeguata accessibilità dell’ingresso, in virtù della sopraelevazione, è prevista la compresenza di una scala e di una rampa.
Dal punto di vista bioclimatico, al fine di aumentare la ventilazione trasversale, è prevista l’adozione di sistemi di apertura privi di infisso, ma dotati di schermature antinsetti verso l’interno e con alette colorate orientabili verso l’esterno. Inoltre, le asole praticate sui solai di copertura del secondo livello favoriscono l’uscita del calore accumulatosi nelle parti alte dei vani, che viene richiamato nello spazio compreso tra la copertura e il solaio dell’ultimo livello. La schermatura esterna, prevista in legno, funge sia da elemento protettivo dai raggi solari sia da elemento strutturale che sostiene la scala di collegamento tra i due piani dell’edificio, il balcone sul lato opposto all’ingresso e il ballatoio distributivo del livello superiore; tale schermatura si configura, inoltre, come elemento portante della copertura. Quest’ultima, prevista in pannello composito tipo “sandwich”, ha un’inclinazione minima al fine di consentire il corretto deflusso delle acque meteoriche e di massimizzare il rendimento di eventuali sistemi di captazione di energia solare (rendimento massimo con inclinazione pari a 10° sull’orizzontale orientata verso sud).
Foresteria
Casa binata per il personale medico
tipologia
progetto
luogo
Tanguiéta (Benin)
committente
Ospedale Fatebenefratelli
progetto architettonico
HOFLAB (Paolo Belardi, Simone Bori), Simona Graziotti, Giacomo Pagnotta
cronologia
progetto 2011
Casa binata per il personale medico
tipologia
progetto
luogo
Tanguiéta (Benin)
committente
Ospedale Fatebenefratelli
progetto architettonico
HOFLAB (Paolo Belardi, Simone Bori), Simona Graziotti, Giacomo Pagnotta
cronologia
progetto 2011