ASPETTI IDEATIVI
Per quanto riguarda gli aspetti ideativi, il progetto affonda le proprie radici nella suggestione della Matrioŝka: un manufatto dell’artigianato artistico realizzato per parti discrete di diverse dimensioni ciascuna delle quali è inseribile in una di formato più grande (di cui la prima prende il nome di “madre”) ed è scomponibile (salvo la più piccola che prende il nome di “seme”). Allo stesso modo il progetto, che incarna tanto il simbolo della sostenibilità ambientale quanto quello del design artigianale e che si articola per elementi componibili, identifica nella “madre” l’albero di tiglio assegnato, nell’elemento ripetibile la “casa” sull’albero, nel “seme” l’uomo, e si riconosce nel motto matreeoŝka.
ASPETTI COMPOSITIVI
Per quanto riguarda gli aspetti compositivi, il progetto è fondato sugli slogan più condivisi dall’architettura contemporanea: “architettura parassita/virale”, “costruire sul costruito” e “non consumare suolo”. Coerentemente con il concept generale e in analogia con la pianta naturale, la casa sull’albero si inserisce in simbiosi con la natura, emulandone le caratteristiche: un apparato di sostegno (radici e fusto) in legno e uno protettivo (chioma) in canapa. L’interno della “casa” è suddiviso in due piani, destinati uno alla zona studio e uno alla zona riposo. Dalla suggestione dei racconti di viaggio di Bruce Chatwin, un ruolo cardine della composizione è affidato alla scala (pensata in legno laccato rosso) che, grazie al suo dinamismo, consente l’accesso dall’esterno (e la chiusura del varco di accesso) oltre che il passaggio interno dalla zona studio a quella riposo. Di notte una serie di eco-led disposti in corrispondenza di punti significativi della struttura illuminano in maniera diffusa l’interno e lasciano intravedere dall’esterno gli spostamenti attraverso giochi di ombre.
ASPETTI PARTECIPATIVI
Per quanto riguarda gli aspetti partecipativi, il progetto, proponendosi come performance artistico-formativa, prevede il coinvolgimento in corso d’opera di sei studenti del Liceo Artistico “Orneore Metelli” di Terni (quattro dell’indirizzo “Architettura e Ambiente” e due dell’indirizzo “Design Legno”). In tal senso il progetto, così come concordato con il docente responsabile dell’orientamento a favore degli studenti in entrata e in uscita e delle relazioni con il territorio dell’istituto scolastico ternano, è stato sviluppato come un vero e proprio canovaccio teatrale volto a essere interpretato e adattato alle effettive caratteristiche (posizionali e dimensionali) dell’albero di tiglio assegnato.
ASPETTI MATERICO-COSTRUTTIVI
Per quanto riguarda gli aspetti materico-costruttivi, il progetto utilizza materiali semplici (per lo più biodegradabili) e adotta soluzioni low tech. In particolare la struttura portante è prevista in morali di legno d’abete naturale fissati e stabilizzati in corrispondenza di un elemento piatto, anch’esso in legno, ma del tipo XLAM a tre strati, opportunamente ammorsato al tronco dell’albero esistente (all’altezza prevista dal bando). Ulteriori elementi in legno d’abete naturale costituiscono il secondo ordine della struttura (con ruolo di irrigidimento e collegamento) che funge da sostegno per gli elementi di rivestimento costituiti da teli di canapa (ove possibile previsti di recupero). Anche la scala è in ogni suo elemento realizzata in legno, così come il tavolo per lo studio, il piano di calpestio della zona studio e il piano della zona riposo. Questi ultimi sono costituiti da tavole in legno d’abete naturale accostate tra loro e fissate alla struttura portante (all’altezza dello spazio dedicato al riposo una serie di cavi in acciaio sono posizionati perimetralmente al fine di garantire la sicurezza dell’ospite). Per quanto riguarda il rivestimento in teli di canapa, questi verranno opportunamente fissati tra loro e alla struttura in legno (seppure alcuni possano essere sganciati all’occorrenza per garantire luce e aerazione naturali) e saranno resi impermeabili grazie a un trattamento naturale a base di prodotti puramente vegetali che proteggono dai raggi UV e lasciano comunque traspirare il tessuto. I tempi di realizzazione prevedono una durata complessiva pari a 3 giorni, articolata secondo una sequenza d’installazione in cui saranno coinvolte 4 persone oltre agli studenti che partecipano alla performance.
Per quanto riguarda gli aspetti ideativi, il progetto affonda le proprie radici nella suggestione della Matrioŝka: un manufatto dell’artigianato artistico realizzato per parti discrete di diverse dimensioni ciascuna delle quali è inseribile in una di formato più grande (di cui la prima prende il nome di “madre”) ed è scomponibile (salvo la più piccola che prende il nome di “seme”). Allo stesso modo il progetto, che incarna tanto il simbolo della sostenibilità ambientale quanto quello del design artigianale e che si articola per elementi componibili, identifica nella “madre” l’albero di tiglio assegnato, nell’elemento ripetibile la “casa” sull’albero, nel “seme” l’uomo, e si riconosce nel motto matreeoŝka.
ASPETTI COMPOSITIVI
Per quanto riguarda gli aspetti compositivi, il progetto è fondato sugli slogan più condivisi dall’architettura contemporanea: “architettura parassita/virale”, “costruire sul costruito” e “non consumare suolo”. Coerentemente con il concept generale e in analogia con la pianta naturale, la casa sull’albero si inserisce in simbiosi con la natura, emulandone le caratteristiche: un apparato di sostegno (radici e fusto) in legno e uno protettivo (chioma) in canapa. L’interno della “casa” è suddiviso in due piani, destinati uno alla zona studio e uno alla zona riposo. Dalla suggestione dei racconti di viaggio di Bruce Chatwin, un ruolo cardine della composizione è affidato alla scala (pensata in legno laccato rosso) che, grazie al suo dinamismo, consente l’accesso dall’esterno (e la chiusura del varco di accesso) oltre che il passaggio interno dalla zona studio a quella riposo. Di notte una serie di eco-led disposti in corrispondenza di punti significativi della struttura illuminano in maniera diffusa l’interno e lasciano intravedere dall’esterno gli spostamenti attraverso giochi di ombre.
ASPETTI PARTECIPATIVI
Per quanto riguarda gli aspetti partecipativi, il progetto, proponendosi come performance artistico-formativa, prevede il coinvolgimento in corso d’opera di sei studenti del Liceo Artistico “Orneore Metelli” di Terni (quattro dell’indirizzo “Architettura e Ambiente” e due dell’indirizzo “Design Legno”). In tal senso il progetto, così come concordato con il docente responsabile dell’orientamento a favore degli studenti in entrata e in uscita e delle relazioni con il territorio dell’istituto scolastico ternano, è stato sviluppato come un vero e proprio canovaccio teatrale volto a essere interpretato e adattato alle effettive caratteristiche (posizionali e dimensionali) dell’albero di tiglio assegnato.
ASPETTI MATERICO-COSTRUTTIVI
Per quanto riguarda gli aspetti materico-costruttivi, il progetto utilizza materiali semplici (per lo più biodegradabili) e adotta soluzioni low tech. In particolare la struttura portante è prevista in morali di legno d’abete naturale fissati e stabilizzati in corrispondenza di un elemento piatto, anch’esso in legno, ma del tipo XLAM a tre strati, opportunamente ammorsato al tronco dell’albero esistente (all’altezza prevista dal bando). Ulteriori elementi in legno d’abete naturale costituiscono il secondo ordine della struttura (con ruolo di irrigidimento e collegamento) che funge da sostegno per gli elementi di rivestimento costituiti da teli di canapa (ove possibile previsti di recupero). Anche la scala è in ogni suo elemento realizzata in legno, così come il tavolo per lo studio, il piano di calpestio della zona studio e il piano della zona riposo. Questi ultimi sono costituiti da tavole in legno d’abete naturale accostate tra loro e fissate alla struttura portante (all’altezza dello spazio dedicato al riposo una serie di cavi in acciaio sono posizionati perimetralmente al fine di garantire la sicurezza dell’ospite). Per quanto riguarda il rivestimento in teli di canapa, questi verranno opportunamente fissati tra loro e alla struttura in legno (seppure alcuni possano essere sganciati all’occorrenza per garantire luce e aerazione naturali) e saranno resi impermeabili grazie a un trattamento naturale a base di prodotti puramente vegetali che proteggono dai raggi UV e lasciano comunque traspirare il tessuto. I tempi di realizzazione prevedono una durata complessiva pari a 3 giorni, articolata secondo una sequenza d’installazione in cui saranno coinvolte 4 persone oltre agli studenti che partecipano alla performance.
MATREEOŜKA
open call for 5 Tree Houses
tipologia
concorso, progetto shortlisted
luogo
Terni, Caos - centro arti opificio siri
promotore
TERNI FESTIVAL 2016
progetto
HOFLAB (Paolo Belardi, Simone Bori, Matteo Scoccia), ABAPG (Sara Sargentini), Carl Volckerts
collaboratore
Simone Menichelli
consulenza aspetti costruttivi e realizzazione
TECLA srl (Franco Giacometti, Domenico Barbi, Andrea Vispi, Matteo Pierotti)
cronologia
concorso 2016
open call for 5 Tree Houses
tipologia
concorso, progetto shortlisted
luogo
Terni, Caos - centro arti opificio siri
promotore
TERNI FESTIVAL 2016
progetto
HOFLAB (Paolo Belardi, Simone Bori, Matteo Scoccia), ABAPG (Sara Sargentini), Carl Volckerts
collaboratore
Simone Menichelli
consulenza aspetti costruttivi e realizzazione
TECLA srl (Franco Giacometti, Domenico Barbi, Andrea Vispi, Matteo Pierotti)
cronologia
concorso 2016