Il progetto è fondato sui principi dell’architettura ipogea e incarna l’esito di un procedimento di articolazione del profilo digradante del terreno, che viene modellato per fasce longitudinali ortogonali alle linee di massima pendenza. Alla linearità compositiva dei volumi corrisponde la linearità distributiva degli spazi interni, organizzati su un unico livello, in cui l’ingresso funge da cerniera funzionale tra l’area della formazione e quella degli uffici.
La giacitura e l’orientamento dell’edificio, unitamente alla modellazione del suolo, consentono, verso valle, di proteggere i fruitori dal persistente disturbo acustico prodotto dagli autoveicoli e, allo stesso tempo, di godere di uno straordinario panorama aperto verso le colline circostanti oltre che di un’invidiabile luminosità, garantita anche per gli spazi rivolti verso monte in virtù di un’asola ritagliata nel terreno.
La vocazione alla sostenibilità ambientale dell’edificio detta la volontà di far assurgere a veri e propri simboli comunicativi i sistemi energetici alternativi: il tetto-giardino dell’edificio, le pale microeoliche e i pannelli fotovoltaici del parco tecnologico, l’asfalto speciale “mangiasmog” del parcheggio, le pareti a doppio involucro raffrescate da una vasca di pietre e acqua di recupero delle facciate, le pale frangisole con pannelli fotovoltaici integrati, la stele che ombreggia un’area pedonale di sosta esterna trattata a verde verticale.
La giacitura e l’orientamento dell’edificio, unitamente alla modellazione del suolo, consentono, verso valle, di proteggere i fruitori dal persistente disturbo acustico prodotto dagli autoveicoli e, allo stesso tempo, di godere di uno straordinario panorama aperto verso le colline circostanti oltre che di un’invidiabile luminosità, garantita anche per gli spazi rivolti verso monte in virtù di un’asola ritagliata nel terreno.
La vocazione alla sostenibilità ambientale dell’edificio detta la volontà di far assurgere a veri e propri simboli comunicativi i sistemi energetici alternativi: il tetto-giardino dell’edificio, le pale microeoliche e i pannelli fotovoltaici del parco tecnologico, l’asfalto speciale “mangiasmog” del parcheggio, le pareti a doppio involucro raffrescate da una vasca di pietre e acqua di recupero delle facciate, le pale frangisole con pannelli fotovoltaici integrati, la stele che ombreggia un’area pedonale di sosta esterna trattata a verde verticale.
Sistema Ambiente
tipologia
progetto
luogo
Perugia, Piscille
banditore
Sistema Ambiente srl
progetto architettonico
HOFLAB (Paolo Belardi, Simone Bori, Matteo Scoccia), Carl Volckerts
dati dimensionali
superficie lotto 10.000 mq
superficie edificio 900 mq
cronologia
progetto 2009
tipologia
progetto
luogo
Perugia, Piscille
banditore
Sistema Ambiente srl
progetto architettonico
HOFLAB (Paolo Belardi, Simone Bori, Matteo Scoccia), Carl Volckerts
dati dimensionali
superficie lotto 10.000 mq
superficie edificio 900 mq
cronologia
progetto 2009