Il “Padiglione Umbria” al Vinitaly 2003 è organizzato in sei insulae, di cui una baricentrica e cinque periferiche. Le insulae periferiche ospitano ventinove stand riservati ad altrettanti produttori, mentre l’insula centrale, che è riservata alla degustazione dei prodotti tipici, è resa accessibile da due “porte d’Umbria” ed è perimetrata da un recinto che incarna una rivisitazione delle fortificazioni su cui sono riprodotti i volti di agricoltori del passato rivisitati alla maniera pop.
L’impianto è deliberatamente minimalista e rimanda alle peculiarità paesaggistiche delle città storiche umbre, ritagliate dalla rete delle vie e contrassegnate dai cromatismi cangianti del mix natura-artificio.
Tutte le pareti, infatti, presentano un colore neutro, chiosato puntualmente dai colori “d’Umbria” con cui sono pittate le nicchie espositive degli stand: laddove il verde allude agli “alberi d’Umbria”, il marrone allude alla “terra d’Umbria”, il carta zucchero allude al “cielo d’Umbria” e il rosa allude ai “fiori d’Umbria”.
La pavimentazione è realizzata con una moquette di colore grigio (in omaggio alle pavimentazioni sedimentarie del Trasimeno), mentre la pavimentazione dello stand centrale è realizzata in lamiera di acciaio inox (in omaggio alla produzione metallurgica di Terni).
Vinitaly
padiglione Umbria
tipologia
realizzazione
luogo
Verona
committente
Centro Agro-Alimentare dell’Umbria spa
progetto architettonico
cronologia
progetto 2003
realizzazione 2003
fotografie
Sedy Vladach
padiglione Umbria
tipologia
realizzazione
luogo
Verona
committente
Centro Agro-Alimentare dell’Umbria spa
progetto architettonico
HOFLAB (Paolo Belardi),
UNIPG (Fabio Bianconi, Dario Diarena, Francesco Testa)cronologia
progetto 2003
realizzazione 2003
fotografie
Sedy Vladach